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lunedì 27 ottobre 2008

Il problema non è avere paura, ma abbastanza coraggio per vincere la paura

articolo tratto da Articolo21.info

di Tania Passa

Il problema non è avere paura, ma abbastanza coraggio per vincere la paura

La giornata conclusiva del premio nazionale Paolo Borsellino 2008 si è svolta ieri a Pescara di fronte a centinaia di alunni, che hanno avuto l’onore di ascoltare alcune tra le più eminenti personalità antimafie di questo Paese.
E’ iniziato tutto con una rappresentazione teatrale, svoltasi a mezzo metro dal capo della polizia di Stato, Antonio Manganelli che insieme a Lirio Abbate, Antonio Ingroia, Nicola Gratteri, e Lorenzo Diana, aveva gli occhi emozionati mentre i ragazzi con monologhi e recitazione evocavano la strage di via D’Amelio. Mette ancora i brividi la morte di Paolo Borsellino (nella foto) e l’Italia migliore è ancora fiera di quei brividi, che il giudice Borsellino insieme a Falcone le hanno lasciato in eredità. Per questo esiste il Premio Borsellino per ricordare il coraggio di quegli eroi normali, che come Borsellino, si battono ogni giorno contro le mafie in questo Paese disgraziato.

Il Prefetto Manganelli , capo della polizia di Stato ha tenuto un discorso importantissimo sulla sicurezza. Manganelli ha spiegato soprattutto il nuovo concetto di sicurezza: “come condizione della qualità della vita, di cui però, se ne parla a sproposito nei salotti televisivi con improbabili criminologi.
Si parla di fatti e crimini che scuotono le coscienze, ma il nostro Paese – ha affermato- la scossa più grande l’ha avuta già : sono state le stragi di Capaci e via D’Amelio .
L’Italia ha la memoria corta e si agita per situazioni oggi, molto meno violente di allora.
Nella stessa città dove oggi si muore di paura , tempo addietro in un quadriennio furono ammazzati : il procuratore, il capo della squadra mobile, il consigliere istruttore e un parlamentare antimafia; ma i titoli dei giornali allora durarono 2 giorni.


Negli ultimi dieci anni in questo paese si è diffuso un senso di paura enorme , anche grazie ai mass media, ma non sempre l’aumentare della paura corrisponde però ad un reale aumento dei reati, e infatti non è così.
Perché allora, e come si fa a vincere la paura? Vedete Paolo Borsellino con aria sorniona e col sorriso ripeteva sempre ‘ il problema non è avere paura , ma abbastanza coraggio per vincere la paura’
Non si può rispondere con le statistiche, ma dobbiamo liberarci dai luoghi comuni perché dall’estero ci stimano e ci studiano per come combattiamo la criminalità e nell’800 si sparava molto di più che nel 900.
Ci vogliono risposte sociali contro il degrado morale e materiale dell’illegalità , risposte che vanno affidate ai Magistrati e ai politici però , c’è un però , anche se le risposte vengono date dalla Magistratura , il processo civile in questo Stato non esiste , e non capisco perché di questo non se ne parla mai, forse non è di moda!


Il processo penale invece esiste, ma non esiste la pena, e guardate che sarebbe meglio una pena blanda invece di una promessa, una minaccia, un castigo che non arriva mai .
Molto spesso in realtà ciò che ci reca insicurezza non sono i reati, ma il disagio sociale, la prepotenza, la prevaricazione, l’inciviltà e la mancanza di regole, ed ecco la risposta ci vogliono regole certe.
Si usa la polizia per rassicurare, ma la polizia e la magistratura non sono più sufficienti , perché ci vuole una sicurezza partecipata anche da parte di : regioni, provincie e sindaci, ma non certo sindaci sceriffi come viene stupidamente detto.
Chi sta avendo un ruolo importantissimo in questa sicurezza partecipata sono il volontariato e l’associazionismo ecco perché anche facendo riferimento al loro contributo bisogna ‘fare squadra’:
Perché stando insieme non si muore e si resta vivi!
Noi possiamo avere fiducia siamo un Paese che ce la sta facendo , sappiamo chi sono i mafiosi e i loro nomi, ma dobbiamo gridare manifestando contro l’illegalità , e tenere alto il concetto di squadra !”
Era doveroso riportare il discorso di Manganelli che è stata una vera e propria lezione sulla paura, per il ruolo che ricopre e per il monito lanciato, con il ringraziamento dato al mondo dell’associazionismo .
C’era Nicola Gratteri anche tra i premiati , lui che è Procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria, in prima linea contro una delle mafie più infami , la Ndrangheta. ha affermato :
"La 'ndrangheta non è un problema solo della Calabria. In Calabria ci sono la storia e i casati della 'ndrangheta ma la 'ndranghea e' nel mondo e i soldi della mafia sono in tutta Italia e nel mondo, La 'ndrangheta si combatte in due modi contemporaneamente, e cioe' andando nelle scuole a spiegare ai ragazzi che non conviene essere 'ndranghetisti ne' dal punto di vista economico prima che etico, e creando un sistema giudiziario proporzionato alla realta' criminale che non e' certo quello di oggi".

Sono stati premiati poi Antonio Ingoia, sostituto Procuratore della città di Palermo che ci ha ricordato come :“ Borsellino e Falcone sono morti è vero, ma se le loro idee camminano sulle nostre gambe loro rimangono vivi”, Andrea Vinello, Don Gino Rigodi e Lorenzo Diana, responsabile antimafie articolo21 , che in un discorso molto apprezzato ha affermato che : "La camorra non è riducibile a Casal di Principe e , come tutte le altre mafie , è questione nazionale che deve divenire una priorità assoluta nell'agenda degli impegni del Governo e di tutto il Paese, se si vuole garantire la modernizzazione, la competitività e la coesione civile .
Non si tratta di contenere il fenomeno camorristico solo nelle fasi di emergenza , ma di sconfiggere una criminalità sempre più arrogante al punto da sfidare lo Stato e minacciare i suoi servitori , magistrati e giornalisti come: Cantone, Maggi, Cafiero, De Raho, Capacchione, Saviano ed altri.
Garantire le libertà costituzionali e consentire la libertà d'informazione, significa garantire la nostra democrazia e il diritto di libertà di tutti i cittadini.
Per questa ragione la sfida aperta a Casal di Principe è una sfida che riguarda l'intero paese e richiede una forte risposta nazionale.


Con tali considerazioni rivolgo un appello per una grande manifestazione nazionale in quel territorio, con l'adesione di tutte le forze : sociali, politiche , istituzionali che intendano assumersi il problema della liberazione dalla camorra. Sarebbe un bene se le tante personalità politico-istituzionali che hanno preannunciato visite a Casal di Principe non arrivassero in ordine sparso, ma si presentassero uniti in un unico grande appuntamento nazionale, segnando l'avvio di una offensiva permanente e non emergenziale contro i clan camorristi.
Questo paese ha la forza : civile, culturale e morale per poter reagire e vincere la sfida lanciata dalla Camorra."

venerdì 17 ottobre 2008

Scelti i vincitori del premio nazionale sul reportage di guerra "Antonio Russo"


Articolo raccolto da www.tuttoabruzzo.it


La giuria ha scelto i vincitori dell’edizione 2008, che verranno premiati il 18 ottobre prossimo nella cerimonia al Palazzo Sirena di Francavilla al Mare

Saranno presentati domani, martedì 7 ottobre, alle ore 11,30 presso il Romantik Hotel Sporting Villa Maria di Francavilla al Mare, i vincitori del Settimo premio nazionale sul reportage di guerra “Antonio Russo”, individuati tra i professionisti dell’informazione che si sono particolarmente distinti per la loro attività nelle zone calde del pianeta.

Istituito nel 2002, il Premio “Antonio Russo” rappresenta un’occasione per ricordare il giornalista abruzzese ucciso il 16 ottobre 2000 a Tbilisi, in Georgia, mentre indagava su importanti aspetti della guerra in Cecenia. Domani, alla presentazione del Premio, interverranno: la Presidente della Fondazione “Antonio Russo”, Beatrice Russo, madre del giornalista scomparso; il segretario della Fondazione, Manuel De Monte; il consigliere della Fondazione e titolare dell’agenzia Mirus, Michele Russo; il Sindaco di Francavilla, Nicolino Di Quinzio.

Saranno presenti anche i rappresentanti degli enti che sostengono il Premio: Regione Abruzzo – Assessorato alla Cultura, Provincia di Chieti – Assessorato alla Cultura, Provincia di Pescara – Assessorato alla Cultura, Comune di Francavilla al Mare – Assessorato alla Cultura, Fondazione Carichieti. Alla conferenza stampa prenderanno parte anche i rappresentanti delle aziende sponsor dell’iniziativa che hanno dato un contributo significativo all’organizzazione del Premio: Ecologica Anzuca, Patricelli Lombardo Costruzioni, Romantik Hotel Sporting Villa Maria, Italo Lupo.

Nel corso della conferenza stampa verrà presentata anche la seconda edizione della manifestazione “L’informazione che non muore”, promossa dalla Fondazione “Antonio Russo” con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo. Si tratta di una due giorni di appuntamenti, tra venerdì 17 e sabato 18 ottobre, che prevede un film, una mostra fotografica, uno spettacolo e un convegno per ricordare la figura del giornalista abruzzese.

GIORNALISMO: ASSEGNATO IL PREMIO SULMONA



Sulmona (Aq), 29 set. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Il direttore del quotidiano ''Il Tempo'', Giuseppe Sanzotta, il direttore del quotidiano ''Il Centro'', Luigi Vicinanza, il giornalista, autore e conduttore di Raitre, Riccardo Iacona e le giornaliste di ''Insieme su Due'' (Raidue) Silvia e Laura Squizzato sono i vincitori del Premio Sulmona di giornalismo.

I riconoscimenti saranno assegnati sabato 4 ottobre, alle ore 17, al Polo Museale Civico Diocesano di Sulmona, insieme ai vincitori del 35° Premio Sulmona - Rassegna internazionale di arte contemporanea. La manifestazione e' organizzata dal Circolo di arte e cultura ''Il Quadrivio'' di Sulmona, con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i beni e le attivita' culturali, della Regione Abruzzo, della Provincia dell'Aquila, del Comune di Sulmona e della Comunita' Montana Peligna.

La giuria di giornalisti, presieduta da Luigi Tallarico, ha deciso di premiare il direttore del quotidiano ''Il Tempo'', Giuseppe Sanzotta per ''le sue grandi capacita' di comunicatore, svolte a favore della promozione e della conoscenza della politica, della societa' e della cultura italiana in tutte le sue sfaccettature, contribuendo ad accrescere, attraverso il quotidiano da lui diretto, la consapevolezza del cittadino di far parte di un insieme in cui ognuno ha coscienza del proprio ruolo''. Il direttore de ''Il Centro - Il quotidiano dell'Abruzzo'', Luigi Vicinanza viene premiato per ''le inchieste puntigliose svolte con rigore e professionalita' sulle vicende legate allo scandalo sanita' che ha di recente sconvolto l'Abruzzo''.

E' nato il blog dei media e dei giornalisti dell'Abruzzo

Colleghi abruzzesi ci siamo. Finalmente possiamo conoscerci, dialogare, discutere dei temi dell'informazione della nostra terra e presentarci ai professionisti dell'ufficio stampa e delle relazioni pubbliche di tutta Italia. Sto preparando un elenco delle testate della nostra regione divise per provincia. Ci metterò agenzie di stampa, quotidiani, periodici, radio, tv e siti internet di informazione. Ovviamente sarà prezioso il contributo di tutti per realizzare un archivio quanto mai completo. Nei prossimi giorni inserirò anche un'area sondaggi dove poter esprimere il nostro parere su temi di interesse per la professione. Mi farebbe piacere che ci fossero post interessanti di dibattito e critica su tutti i temi che possono interessare chi fa il nostro mestiere nelle redazioni o da free lance. Incrocio le dita e attendo il vostro sostegno.
A presto.

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